Le Donne? Tutte Pazze, Casi Umani, Approfittatrici, Narcisiste, Manipolatrici, Rompiballe, Poco di Buono, etc.

Tempo di Lettura: 12 Minuti

In questo articolo risponderò alle domande sulle donne che ti poni da una vita e alle quali nessuno ti ha mai risposto con onestà ed esperienza:

  • Le donne sono pazze?
  • Le donne sono troppo emotive, impulsive e incoerenti?
  • Perché i casi umani li trovo tutti io?
  • Le donne sono opportuniste e un po’ zoccolette?
  • Perché le donne rompono le scatole?

In questo articolo mi rivolgo agli uomini che sono arrabbiati perché non trovano l’amore, anche se sono bravi, buoni, onesti, dolci e gentili (povero… che ingiustizia, sigh!).

Sei anche tu fra questi? Sei fra quelli che si lamentano perché le donne lo schifano, lo usano, lo trattano male, si approfittano di lui, vanno da quelli gnocchi, ricchi e prestigiosi e non si accorgono di quanto sia bello stare con un uomo nobile come te?

Allora, se sei furbo e vuoi cambiare le cose, fatti un bagno di umiltà e leggi quanto segue, così magari le cose, finalmente, miglioreranno.

Sì, perché in questo articolo mi rivolgo anche a quelle persone che non trovano l’amore perché si fanno schifo e quindi sperano che qualcuno le ami, per sentirsi in questo modo meno indegne (ma che puntualmente vengono disattese).

Più comprensione, meno lamentela!

Diciamo che questo è il primo step, ovvero capire cosa ti sta succedendo e smettere di lamentarti.
Che poi, a cosa serve questo lamento, me lo spieghi? Ti ha mai, almeno una volta, in vita tua, fatto ottenere quello che volevi?
Te lo dico io a cosa ti serve: a sentirti meno solo; sì, perché quando trovi qualche disagiato, in real o sui social, che ti dà retta e condivide la tua malasorte, ti senti un pochino meglio. E serve anche a deresponsabilizzarti. Ma di questo parleremo fra poco.

Questo lungo articolo, se avrai la pazienza di leggerlo fino in fondo, ti aiuterà a capire meglio chi sei e perché pensi certe cose. Ma soprattutto perché non hai ancora trovato la persona giusta!

Le Donne sono tutte Pazze?

Sì. E No. Dipende cosa intendi col termine “pazze”. Se intendi donne che soffrono di disturbi mentali diagnosticati dallo psichiatra, beh, la risposta è no. Non tutte le donne soffrono di disturbi psichiatrici, non solo perché non si sono fatte diagnosticare il disturbo (come potresti sperare), ma proprio perché, per affermare che qualcuno abbia una pazzia, quindi che sia un malato di mente, occorre che questa persona manifesti comportamenti estremi e gravemente dannosi, per sé e per gli altri. Il fatto che una persona alzi la voce, tradisca, cambi idea e non risponda ai messaggi, non la rende automaticamente una persona psichiatrica, altrimenti saremmo tutti in psichiatria e per strada ci sarebbero solo i cani (quelli che non abbaiano troppo forte e non cambiano mai idea su dove fare la pipì).

Il fatto che una persona non faccia quello che vuoi tu, non la rende automaticamente pazza. Che una persona ti lasci, non ti voglia, ti menta o tradisca, può renderla una persona poco chiara, poco decisa, poco onesta, ma sicuramente non la rende pazza.

Ho sentito uomini chiamare “pazze” delle donne per i più disparati motivi, e quasi mai queste persone erano davvero pazze, o avevano fatto qualcosa per meritarsi tale appellativo.

Ma le Donne sono troppo Emotive, Impulsive e Incoerenti. Sbaglio?

Sì. E No. Anche qui, occorre chiarire alcuni aspetti e significati, altrimenti rischiamo di confonderci.

Gli uomini amano definire le donne “troppo emotive”. Oppure dicono “le donne sono emotive, volubili, invece noi uomini siamo più razionali” e lo dicono come se fosse un pregio, un vantaggio. Ma cadono anche qui in un errore di valutazione.

Il fatto che una persona sia emotiva non la rende assolutamente una persona sbagliata o problematica o meno giusta. Anzi, saper ascoltare le proprie emozioni è indispensabile per crescere ed evolvere, e le persone che non lo fanno, tipo gli uomini che spesso reprimono le emozioni in favore del ragionamento logico, si fanno un grave danno. Il problema non è l’essere più a contatto con le proprie emozioni, come di fatto sono le donne, di più rispetto agli uomini. Il problema può presentarsi quando le emozioni non vengono trattate nel modo corretto e conducono la persona che le prova ad esplodere all’improvviso, generando danno intorno a sé.

Il semplice esprimere un’emozione, anche piangere, strillare, essere tristi, arrabbiate, gelose o agitate, NON è assolutamente un problema o un errore. Il problema è che le persone sono cresciute tutte in una società incapace di validare le emozioni, che svaluta e considera sbagliate le persone che esprimono il loro stato d’animo. In realtà, una persona un minimo intelligente, può accorgersi facilmente che una persona, in questo caso la donna, che esprime le emozioni in modo turbolento, probabilmente lo fa perché per troppo tempo le ha trattenute, quindi ha la necessità di esternarle e non sa farlo in un modo funzionale, quindi lo fa com’è capace: esasperandole!

“E’ sbagliato piangere e urlare!” MA PERCHE’?

Non è affatto sbagliato piangere e urlare, è sbagliato scaricare i nostri problemi addosso agli altri, trattarli male, insultarli. Sì, questo è sbagliato.

Non abbiamo una cultura capace di insegnarci ad esprimere le emozioni, quindi non sappiamo come comportarci quando ci sentiamo tristi, offesi, osteggiati. Ci teniamo tutto dentro e poi esplodiamo. Perché, e gli uomini in questo sono maestri, se consideriamo sbagliate certe emozioni e le reprimiamo, accumuliamo e prima o poi esplodiamo. Gli uomini reprimono perché, rabbia a parte, le altre emozioni non le possono mostrare per non sembrare deboli (“se piangi sei una checca”, “se sei triste hai qualcosa che non va”), mentre le donne le reprimono perché, appunto, sanno che gli uomini non le tollerano, quindi cercano di nasconderle.

A volte (pensa!) le donne enfatizzano certe emozioni proprio nella speranza che l’uomo le accolga, anziché additarle come pazze isteriche. Per lo più lo fanno inconsciamente (non appositamente!).

Dai, ma davvero pensi che una donna sia più pazza di un uomo? Sei un falso se lo pensi.

Uomini e donne sbroccano allo stesso modo, con la stessa frequenza, e quelli che non sbroccano spesso, quando si sfogano diventano addirittura pericolosi. Si pensa infatti che non ci sia più cattivo di un buono quando si arrabbia, ma non è così: siamo tutti in egual misura danneggiati, solo che chi esplode in modo plateale stava reprimendo troppo e da tanto tempo.

Una persona che esprime le proprie emozioni è una persona sana. Se genera un danno oggettivo agli altri e rifiuta di ridimensionarsi va allontanata subito, questo è chiaro. La persona inconsapevole è quella che esterna le emozioni dando la colpa sempre e costantemente fuori da sé, che non sa vedere le proprie responsabilità nell’aver generato quell’evento e che, quindi, si rifiuta di lavorarci.

Con questa persona non è possibile nessuna evoluzione.

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In ogni caso, meglio una persona inconsapevole che esterna le sue emozioni contro gli altri (senza creare danno oggettivo), piuttosto che una persona che trattiene sistematicamente le sue emozioni. Perché la prima ha la possibilità di conoscersi (se lo desidera), mentre la seconda no, non può sapere chi è se non fa emergere ciò che sente.

Le donne sono incoerenti!

“Le donne non sanno quello che vogliono, sono incoerenti, dicono una cosa e ne fanno un’altra.”
Se avessi un euro per tutte le volte che ho sentito questa frase, adesso starei vivendo in un castello medievale in Scozia.

Spieghiamo anche questo mistero: le persone incoerenti sono tendenzialmente più intelligenti e profonde delle altre. (EH??)

Ma, c’è un ma:

cambiare idea è normale, lo facciamo tutti, è segno di intelligenza, significa valutare, pensare, prendere decisioni, anche diverse. Significa sapersi ascoltare e sentire ciò che ci fa bene. Le persone decidono sempre per il proprio bene (o per quello che credono tale), quindi dobbiamo cercare di sforzarci e comprendere che ogni persona fa del suo meglio e per questo non possiamo biasimarla.

“Eh ma quelle che fanno il tira e molla?”

Ci sono donne (anche uomini, ma più donne) che vanno e vengono, che oggi ti amano, che domani non ti amano, e che dopodomani ti amano ancora, perché?
Anche questa manifestazione è sintomo di una incapacità di sapersi sentire, di sapere cosa vogliamo davvero. Spesso le donne sono divise fra ragione e sentimento, fra quello che sentono di voler fare e il dubbio che il proprio sentire sia sbagliato. Sono divise tra il pensiero razionale che dice che quella cosa è logica e conveniente, quindi giusta, e il sentire che dice che non fa per loro. Chi ha ragione? Non c’è una regola, ma in linea di massima ciò che sentiamo dovrebbe avere la priorità su quello che ci appare logico e conveniente, specie in ambito sentimentale.

Se, ad esempio, il tuo sentire ti dice che non vuoi più lavorare in ufficio, ma la tua ragione ti dice che ti servono i soldi per l’affitto e per comprare le scatolette al gatto, in questo caso è meglio, per un po’, ascoltare la ragione e iniziare a pensare a un piano per accontentare il tuo sentire. Ma se il tuo sentire ti dice che devi lasciare la tua compagna e la tua ragione ti dice di non farlo perché sei un cesso e non troverai mai nessun’altra donna che vorrà mettersi con te, allora è il caso di lavorare sul risolvere le paure, prima di prendere una decisione definitiva.

Lo stesso consiglio alle donne, e consiglio a te di non considerare una donna una stupida indecisa solo perché non fa quello che secondo te dovrebbe fare. Se fa il tira e molla, puoi troncare tu quel rapporto, se non ti piace. Ma cerca di comprendere che quella donna è certamente divisa fra ragione e sentimento, quindi, anziché prenderla sul personale, decidi cosa vuoi e cosa non vuoi, e prendi una decisione in base a quello che senti essere il meglio per te.

I Casi Umani Tutti a me!

Ah, questa è la mia preferita, quella dei casi umani che dicono che trovano solo casi umani.

A parte che, cosa vuol dire caso umano? Stiamo parlando di persone che hanno dei problemi, di varia natura, così come li hai tu. Magari diversi, o simili ma non te ne rendi conto. Quindi, partiamo da un presupposto che ha a che fare con la “legge di risonanza”. Questa afferma che i pensieri, le emozioni e le intenzioni di una persona possono influenzare la realtà circostante, attrarre esperienze o oggetti simili e creare cambiamenti nella vita della persona stessa.

Lo so, non è un concetto scientifico, ma in ambito esoterico è un concetto ampiamente noto. Sì, puoi non crederci, per carità, ma prendiamolo un attimo per buono e ti posso dimostrare perché ha senso.

Se attiri casi umani e ci hai a che fare, molto probabilmente anche tu sei un caso umano. Il solo fatto di attirare casi umani, di per sé, potrebbe anche non provare la legge di risonanza. Ma il fatto che tu in qualche modo ti agganci a loro (che quindi queste donne le trovi interessanti, almeno all’inizio, tanto da scriverti o uscirci), ti rende parte del processo e ti fa risultare una persona che risuona, appunto, con quella donna che tu chiami “caso umano”.

Riflettici, se tu fossi così diverso da lei, per quale motivo dovresti esserne attratto? Magari lei ti si avvicinerebbe e tu, senza quasi neanche farci caso, la scanseresti, no? Ma non lo fai (non subito, quanto meno). Perché?
Semplice, perché risuonate, siete simili, ci sono delle dinamiche proiettive in atto. Forse lei ha delle caratteristiche che ti piacciono molto, anche se magari ti creano difficoltà (magari lei è molto indipendente, e tu invece ti senti poco indipendente e vorresti acquisire quel tratto). Fatto sta che comunque, anche se non lo vedi, siete più simili di quanto tu creda.

Le Donne sono tutte Opportuniste e un po’ Z0cc0lette!

Ti faccio una domanda: secondo te una donna può essere opportunista senza che tu compartecipi a questo scambio?
Ovviamente no. Se una donna si prende qualcosa da te, e tu glielo permetti, significa che anche tu speri di poterti prendere (o lo stai già facendo) qualcosa da lei. Lo vedi, giusto?

Sì, lei fa la z0cc0letta perché sa che quel sistema è quello che, normalmente, dà più risultati. La donna lo sa che l’uomo, principalmente, scambia favori e denaro con il sesso (o l’affetto), lo sa, quindi, se lei è una persona inconsapevole e non sa badare a sé stessa in modo indipendente e responsabile, che cosa fa? Prende dagli altri.

E da chi prende? Prende da chi è propenso allo scambio su quel piano. Lei offre sesso, sensualità, attenzioni, erotismo, affetto, e scambia questi favori con aiuti sul piano pratico, come denaro, lavoretti domestici, passaggi in auto, e altre incombenze che da sola non sa (o non vuole) gestire.

Però ti rendi conto, ora, che tu hai lo stesso livello di opportunismo (anche se diverso) che ha lei? E che, paradossalmente, le donne fanno le z0cc0lette e opportuniste perché sanno che c’è richiesta e che sicuramente troveranno uomini disposti al trading?

Se tu non sei fra questi, perché ti preoccupi di queste donne?

Se invece queste donne ti hanno circuito, ripeto, anche tu stavi facendo altrettanto. Stacce!, come dicono a Roma.

Perché le donne rompono le palle?

Diamo un’occhiata a questi esseri strani e incomprensibili: sì, le donne rompono le palle, ma perché?

Ti sei mai chiesto come mai le donne stressano così tanto gli uomini? Come mai sono così esigenti? Perché sono spesso frustrate e insoddisfatte?

  1. il primo motivo è che la donna ha un mindset orientato al miglioramento. La teoria dell’attaccamento, sviluppata da John Bowlby, suggerisce che le figure di attaccamento primarie (spesso le madri) sono profondamente coinvolte nel monitoraggio e nella regolazione dell’ambiente del bambino per assicurare la sicurezza e lo sviluppo sano. Questo coinvolgimento può estendersi anche alle dinamiche familiari più ampie, dove le donne possono sentirsi responsabili del mantenimento di un ambiente familiare armonioso e funzionale.
  2. La teoria della gestione delle risorse relazionali sostiene che le donne sono spesso più coinvolte nella gestione e nella cura delle relazioni interpersonali. Secondo questa teoria, comportamenti che possono essere percepiti come critici o fastidiosi sono in realtà tentativi di migliorare la comunicazione e l’armonia all’interno delle relazioni. Le donne possono essere più inclini a segnalare problemi o a chiedere cambiamenti perché sono maggiormente investite nel benessere relazionale rispetto agli uomini, e questo anche per garantire una migliore sicurezza e stabilità relazionale.
  3. La maggiore necessità delle donne di garantire la stabilità delle relazioni può essere spiegata attraverso fattori storici, evolutivi e culturali. Storicamente, le donne avevano accesso limitato alle risorse economiche e alle opportunità lavorative, rendendole più dipendenti dalla stabilità delle relazioni per la loro sopravvivenza e quella dei loro figli. Evolutivamente, la stabilità della coppia era essenziale per procedere con la procreazione e la cooperazione tra genitori era essenziale per la sopravvivenza dei bambini, portando le donne a sviluppare comportamenti che favorissero relazioni stabili, quindi più controllanti e orientati al miglioramento.
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Uno studio del 2011 pubblicato sul “Journal of Personality and Social Psychology” ha esaminato le differenze di genere nella motivazione al miglioramento. Ha trovato che, in media, le donne tendono a essere più orientate al miglioramento rispetto agli uomini. Questo può manifestarsi in comportamenti percepiti come “rompere le scatole”, quando in realtà le donne stanno cercando di migliorare situazioni o relazioni per il bene comune.

Perché giudichi senza criterio? (No, non sei così stupido)

Ti ho dimostrato che la maggior parte dei tuoi giudizi lapidari sulle donne sono incompleti ed esageratamente negativi, ma soprattutto che non sei così diverso da loro come credi. Ma quindi come mai fino ad oggi non ti sei mai reso conto di giudicare in modo esageratamente negativo questi comportamenti che, come hai visto, in fin dei conti sono abbastanza normali e comuni?

Questione di Difesa e Responsabilità. Mi spiego meglio

Per Difenderti

La maggior parte degli uomini che pensa male delle donne e parla male di loro, ha avuto una o più brutte esperienze con le donne. Senza tirare in ballo Jung, l’archetipo materno, gli irrisolti col femminile e la psicologia più in generale (ma dovresti comunque indagare più a fondo con un terapeuta), ti posso spiegare una cosa semplicissima che, se non hai ancora capito da solo, è giunto il momento che tu realizzi:

finché avrai una brutta idea delle donne, finché avrai paura o disprezzo verso l’altro sesso, sarà dura per te iniziare una bella relazione appagante.

Le persone pensano di poter odiare e temere l’altro sesso, e poi sperare di trovare l’amore e una relazione appagante. Sigh.

Finché starai sulla difensiva, finché considererai le donne delle nemiche, non potrai mai avere una relazione amorosa (e amorevole) appagante, è abbastanza ovvio. No? Quindi, ripeto, se c’è questo odio diffuso, questo forte giudizio verso le donne, ti consiglio di assoldare un ottimo terapeuta e fare qualche anno di terapia psicologica (possibilmente psicanalisi).

Per Deresponsabilizzarti

dare la colpa all’esterno senza riconoscere la propria parte di responsabilità è comodo. Se gli altri sono sbagliati, noi siamo giusti. Stiamo meglio pensando che siano gli altri ad avere tutta la responsabilità, a sentirci vittime, perché noi non vogliamo sembrare sporchi, malati e cattivi. Meglio puntare il dito sugli altri.

Se io sono vittima, e la colpa è dell’altro, io non mi devo prendere nessuna responsabilità, no? Ahhh, che pace, posso passare la vita a dire che sono sfortunato, che le donne sono tutte matte, cattive, z0cc0le, opportuniste, emotive, rabbiose, e a cercare quella che, invece, è la persona giusta. Perché qualche scemo in qualche reel ti ha detto che esiste la persona giusta per te, ma si è dimenticato di dirti che, se tu non sei la “persona giusta”, non troverai nessuna persona “giusta”.

Ma tutto questo ODIO, a cosa porta?

Beh, te lo spiego io a cosa porta. Che tu ci creda o meno, le persone, specie le donne, riescono a percepire il tuo stato d’animo quando sei con loro. Una persona sente se sei felice e sereno, o se provi profondamente un risentimento, si sente, anche se tu cerchi di fare il simpatico, anche se non ti ha nemmeno visto in faccia e ci stai solo chattando, si percepisce, perché la comunicazione è multisfaccettata e fatta di tante sfumature, delle quali la maggior parte non sono sotto il tuo diretto controllo.

In altre parole, se provi fastidio nei confronti del genere femminile, questo emergerà sicuramente prima o poi, che tu ci creda o meno. Non verbale, linguaggio passivo-aggressivo, espressioni facciali. Si vedono eccome, anche se uno non è un esperto e studioso delle emozioni e delle espressioni non verbali.

Devi sapere che le persone sono in grado di interpretare il linguaggio non verbale anche senza averlo studiato formalmente, grazie a meccanismi ancestrali e sociali profondamente radicati. Studi scientifici hanno dimostrato che la capacità di comprendere segnali non verbali è innata e si è sviluppata nel corso dell’evoluzione umana come un importante strumento di comunicazione e sopravvivenza.

Albert Mehrabian sul non verbale

Uno studio condotto da Albert Mehrabian ha rivelato che solo il 7% della comunicazione umana è verbale, mentre il restante 93% è composto da comunicazione non verbale e paraverbale. Questo suggerisce che gli esseri umani si affidano pesantemente ai segnali non verbali per comprendere gli altri. Le espressioni facciali, il tono della voce, la postura e i gesti sono elementi fondamentali che trasmettono informazioni sulle emozioni e le intenzioni delle persone.
Una ricerca nel campo delle neuroscienze ha mostrato che il cervello umano è predisposto per l’elaborazione del linguaggio non verbale. Ad esempio, uno studio di Beatrice de Gelder ha evidenziato come le aree del cervello responsabili per la percezione delle emozioni siano attivate non solo da espressioni facciali, ma anche da gesti e posture. Questo indica che la capacità di interpretare segnali non verbali è integrata nel nostro sistema neurale.
L’interpretazione del linguaggio non verbale è anche influenzata dalle esperienze sociali. Fin dalla nascita, i bambini imparano a leggere le espressioni facciali e i gesti dei loro genitori e di altre persone significative. Questo processo di apprendimento precoce avviene attraverso l’osservazione e l’imitazione, permettendo ai bambini di sviluppare competenze di base nella comunicazione non verbale senza istruzione formale.

Paul Ekman sulle emozioni

Studi culturali, come quelli di Paul Ekman, hanno dimostrato che alcune espressioni facciali di emozioni fondamentali, come la gioia, la tristezza, la paura e la rabbia, sono universali e riconosciute in tutto il mondo, indipendentemente dalle culture di appartenenza e dalle esperienze soggettive.

Quindi, quali sono le conseguenze?

Semplice: per quanto tu possa essere all’apparenza bello, simpatico e/o ricco, non avrai mai quello che desideri in ambito relazionale finché ti porterai appresso questo odio intrinseco verso il femminile.

Le donne ti si avvicineranno e poi capiranno quello che senti, dentro, e si allontaneranno. Succede sempre così, che ti piaccia o meno, la ruota gira e le donne sane si allontanano. Cosa rimane? Qualche povera sguaiata che sta messa nelle stesse condizioni, o peggiori, e che cerca l’uomo che la tratti male, o che finga di trattarla bene per poi rivelarsi anche lui come gli altri, ovvero una delusione ai loro occhi.

Come si risolve?

Percorso di psicanalisi. Crescita personale. Meditazione. Presenza. Introspezione. Apertura. Fiducia. Lavoro sull’archetipo materno.

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