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Cosa si intende per “uomo zerbino”
Il termine “uomo zerbino” in questo contesto si riferisce a una persona che si comporta in modo sottomesso e accondiscendente in una relazione, mettendo le esigenze altrui al di sopra delle proprie e accettando comportamenti ingiusti, spesso per paura di perdere l’altra persona. La metafora suggerisce l’immagine di qualcuno che si lascia calpestare, appunto, come un tappetino. Questa dinamica può portare a una relazione malsana, con perdita di autonomia e rispetto di sé per il chi fa il “zerbino”.
Un uomo zerbino diventa tale quando, a causa della paura di perdere l’altra persona, e di un bisogno estremo di riconoscimento, amore e sesso, mette l’altra persona su un piedistallo e sé stesso più in basso.
Come smettere di fare l’uomo zerbino
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Sviluppo Personale:
Impegnati in attività che promuovano la crescita personale, come hobby, formazione, sport, o volontariato. Queste esperienze possono aumentare la fiducia in te stesso e, quindi, anche la tua indipendenza. Dedica tempo alla cura di te stesso anche fisicamente, emotivamente e mentalmente. Questo può includere esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata, tempo per il relax e tecniche di gestione dello stress come la meditazione o lo yoga.
Curare la tua crescita e sviluppo, ti porta a sentirti meno dipendente dagli altri, specie dalla partner con la quale intraprendi una relazione. -
Assertività e Confini sani:
Impara a dire “no” e a stabilire limiti chiari su ciò che è accettabile e ciò che non lo è, in base alle tue esigenze e alle esigenze della tua partner. Comunica fermamente queste linee guida agli altri, mantenendo la coerenza nel far rispettare questi confini. La parte più difficile per non essere un uomo zerbino è proprio quella di saperli far rispettare. Per riuscirci devi imparare ad ascoltarti, a capire come stai, quali sono le tue emozioni, e a comunicarle a te stesso e poi anche agli altri.
Allo stesso modo, non essere troppo rigido e non coltivare la paura verso gli altri, vedendoli come persone che ti vogliono fare del male, altrimenti potresti compromettere la tua serenità relazionale. -
Indipendenza Emotiva ed Economica:
Cerca di ridurre la dipendenza dagli altri per non essere un uomo zerbino. Sia sul piano emotivo (bisogno di considerazione dagli altri), sia sul piano pratico-economico (bisogno di soldi o benefits materiali). In una condizione di bisogno estremo, è naturale (ma non sano) appoggiarsi agli altri. In caso di difficoltà momentanea, temporaneamente è possibile aver bisogno degli altri, siamo pur sempre degli animali sociali, ma la base sana è quella di non esserne dipendenti alla lunga, in modo da non dover accettare compromessi pur di non perdere i benefits. Ciò potrebbe significare dedicare più tempo a te stesso, ad affermarti nel lavoro, a costruire e coltivare relazioni varie ed equilibrate, in modo da non dover dipendere da una sola persona.
Ricorda comunque che l’interdipendenza è una parte della relazione e non esiste relazione reale e profonda senza che vi sia una parte di dipendenza reciproca. Una parte, appunto. -
Riordina le tue Relazioni:
Rivedi le tue relazioni correnti, comincia subito. Amici, parenti, frequentazioni, colleghi, che rapporto hai con queste persone? Come ti percepisci nei loro confronti? Sai farti rispettare, o ti senti sempre prevaricato? Se ti capita solo in una circostanza o con una persona specifica, allora hai un problema di dipendenza specifica da quella persona. Ma se ti capita con tutte le relazioni che intessi, allora devi agire subito per rimettere ordine. Se una relazione è costantemente unidirezionale e non rispettosa, potrebbe essere necessario riconsiderarla o addirittura interromperla, per il tuo benessere. Quindi, considera il dialogo e l’assertività, come spiegato al punto 2, per sistemare i rapporti e renderli equi. Ma considera la chiusura dei rapporti laddove non ci sia, dall’altra parte, la disponibilità ad avere una relazione paritaria.
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Guardati dentro:
Se una o più persone ti trattano come un tappetino, non dipende solo da loro che sono brutti e cattivi, ma dipende anche e soprattutto da te. Sì, loro hanno una tendenza prevaricante, ma perché lo fanno con te? E perché tu glielo permetti?
Perché VUOI permetterglielo?
Ricordati che c’è sempre un qualche tipo di vantaggio nell’accettare una situazione di apparente svantaggio.
I vantaggi dell’accettare una condizione di subordinazione sono tantissimi e per lo più inconsci:
- minore responsabilità personale;
- vittimismo e zero colpe;
- benefits ricevuti in termini pratici ed affettivi;
- attenzioni (anche se malsane);
- compagnia, quindi lenire la solitudine;
- senso di essere degni delle attenzioni della persona che consideriamo più importante;
e così via.
Lavora in profondità
Ricordati che, senza un lavoro sia profondo che pratico, non puoi realmente risolvere questo problema. Lo scopo è sempre quello di comprendere, attraverso un’analisi profonda e psicologica, e poi agire nella materia per cambiare le cose.
Capire e basta non serve a nulla senza l’azione che cambia le cose.
Agire e basta senza capire profondamente le cause, non risolve nulla, ma al massimo crea sovrastrutture e finzione destinate a scomparire e a riportarti alla condizione originaria.
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